Cresce il bike sharing, raggiunte 35mila bici

Cresce il bike sharing, raggiunte 35mila bici

Aumentano le città coinvolte dal bike sharing, il numero di bici a disposizione degli utenti è arrivato a 35mila, e si diversifica l’offerta in termini di tipologia dei veicoli e modelli operativi. L’Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility, promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile con il ministero dell’Ambiente e il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ha realizzato un’analisi su 31 città italiane che offrono servizi di bike sharing.

“Sarà importante nei prossimi mesi e nei prossimi anni estendere questo modello virtuoso di mobilità anche nelle città italiane del Centro-sud – sottolinea Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – che potranno certamente replicare con successo quanto il bikesharing ha dimostrato nelle città del Centro-nord”.

Una flotta più che triplicata rispetto al 2015

Il bike sharing è il servizio di sharing mobility più diffuso in Italia, riporta Adnkronos, e insieme ai monopattini in sharing è il servizio che ha sperimentato la risalita più marcata dopo il lockdown. I servizi attivi nelle città selezionate sono 39 (+6 rispetto al 2018), e la flotta è più che triplicata rispetto al 2015.

Le bici elettriche in condivisione sono 5.413 (il 15%) e di queste il 70% appartiene a servizi free-floating, rapidamente evoluto verso l’elettrificazione.

Crescono anche le iscrizioni dei cittadini (+60%), complice il massiccio contributo dei servizi free-floating con modalità di iscrizione quasi immediata.

Il free-floating e lo station-based

Il free-floating è caratterizzato da noleggi brevi, sia per durata sia per percorrenza. Oltre il 50% dei noleggi infatti non ha una durata superiore ai 5 minuti e il 73% è inferiore ai 500 metri. Molto diversi i dati per lo station-based, dove gli spostamenti si assestano maggiormente tra 1 e 2 km e il 60% dei noleggi dura tra i 6 e i 20 minuti. I due modelli si discostano anche per quanto riguarda le abitudini di utilizzo per giorno della settimana e orario. Il free-floating è maggiormente utilizzato nel weekend (1 noleggio su 4 avviene nel fine settimana), mentre lo station-based negli orari di picco (18% dei noleggi tra le 8 e le 10 del mattino e 17% tra le 17 e le 19).

Brescia, Pisa e Torino sul podio per utilizzo

Nelle 7 città italiane in cui operano contemporaneamente un servizio di free-floating e uno di station-based (Bergamo, Mantova, Milano, Padova, Parma, Reggio Emilia e Torino) a partire dal 2017 il numero dei noleggi totali è rimasto costante, mentre è variata la proporzione tra sistemi station-based e free-floating. Quest’ultimo, infatti, in due anni (2017-2019) è passato da una quota del 25% a una del 55%. Per quanto riguarda la percentuale di utilizzo di ciascuna bici nelle 24 ore, il valore più alto si registra a Brescia con il servizio BiciMia (un utilizzo del 2,3% equivalente a circa 1h e 20 al giorno), seguito da CicloPi di Pisa e ToBike di Torino. Sempre nel capoluogo piemontese, è il servizio free-floating Movi by Mobike quello con il valore più elevato.

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