Monthly Archives

2 Articles

Varie

Mobilità sostenibile, il motore dell’innovazione in città 

Posted by Valentina Beretta on
Mobilità sostenibile, il motore dell’innovazione in città 

La mobilità è un comparto in forte crescita, anche grazie alle soluzioni sostenibili proposte dalle imprese. Il 5,7% delle start-up innovative italiane, pari a 836 imprese, è infatti attivo proprio nei settori legati alla mobilità.
È una delle prime evidenze emerse dal rapporto ‘Le start-up innovative in ambito mobilità’, l’analisi curata dal Centro Studi di Assolombarda presentata a Milano nell’ambito della rassegna MCE 4×4 – Incroci e Transizioni, promossa da Assolombarda e da Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. 

L’iniziativa, giunta alla sua ottava edizione, ha offerto alle imprese del settore una piattaforma di incontro e di confronto con le aziende ‘mature’.
Obiettivo, generare nuove opportunità di business e favorire la circolazione di nuove idee e soluzioni innovative.

Vertici più giovani, più brevetti e software depositati

Le start-up legate alla mobilità sostenibile operano soprattutto nei settori automotive, servizi di delivery, logistica, mobilità elettrica e micro mobilità.

Tali start-up si distinguono dalle realtà che operano su altri mercati per due fattori significativi: un numero maggiore di brevetti depositati e software registrati (+3,8% rispetto al resto delle start-up), e una più spiccata prevalenza giovanile (+3,9%) tra gli amministratori e soci. 
Non solo. Nel 2021 hanno generato 140,6 milioni di euro di valore della produzione e 28,6 milioni di euro di valore aggiunto, occupando più di 1.300 dipendenti.

Lombardia in testa per distribuzione territoriale

In termini di distribuzione territoriale, il 35% delle start-up della mobilità si concentra nel Nord-Ovest. In particolare, quasi il 27% è localizzato in Lombardia.

Inoltre, più della metà delle start-up ha sede in città metropolitane, di cui il 18% in quella di Milano.
Anche il valore totale della produzione è concentrato per oltre un terzo nel Nord-Ovest, in particolare, sempre in Lombardia (28%).

“Agire immediatamente sulle emissioni”

“Il trasporto è responsabile per circa il 28% delle emissioni di gas serra e, dunque, rappresenta uno dei fattori più significativi su cui agire immediatamente – dichiara Gioia Ghezzi, vicepresidente Assolombarda con delega a Infrastrutture, Mobilità e Smart City -. Per questa ragione, anche in considerazione degli impegni assunti a livello internazionale in tema di sostenibilità, occorre mettere al centro un nuovo tipo di mobilità capace di esaltare soluzioni innovative con un impatto minore sull’ambiente”.

“Un sistema di trasporto sempre più sicuro, conveniente e green”

Considerando le caratteristiche economiche dell’area di Milano, dove esiste un distretto importante di produttori del mondo della bicicletta, la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi ha individuato un segmento specifico di mobilità sostenibile, quello della bike economy.
“Un ambito pilota di valorizzazione del territorio e delle filiere collegate al settore – aggiunge Alvise Biffi, consigliere Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi -. In linea con gli obiettivi fissati a livello europeo, pensiamo che iniziative come MCE 4×4 – Incroci e Transizioni possano contribuire a creare per le nostre città e comunità un sistema di trasporto sempre più sicuro, conveniente e green”.

Varie

Nuove professioni nella moda: AAA esperti di sostenibilità cercasi 

Posted by Valentina Beretta on
Nuove professioni nella moda: AAA esperti di sostenibilità cercasi 

Nel corso della seconda metà del 2023, il comparto della moda deve affrontare nuove sfide. In particolare, è in atto un cambiamento radicale per quanto riguarda le professionalità più richieste. Questo trend è stato messo in evidenza da un rapporto dell’osservatorio Assolavoro Datalab di Assolavoro, l’associazione che rappresenta oltre l’85% delle agenzie per il lavoro del settore.
Il documento, anticipato ad Adnkronos/Labitalia, sottolinea che due nuove figure professionali, i “Sustainability Specialist” e i “Fashion and Environmental Reporting Coordinator”, sono diventate tra le più richieste nel mondo della moda.

Necessario un salto di qualità

Secondo Assolavoro, la crescita significativa e la crescente specializzazione necessaria nel settore richiederanno un salto di qualità nelle competenze professionali specifiche. Ciò comporterà la necessità di un maggior numero di manager e tecnici capaci di guidare le aziende attraverso il complesso mondo della sostenibilità.
Questo includerà aspetti come la gestione delle materie prime, il controllo del ciclo di vita dei prodotti e attività concomitanti come la raccolta dati, la rendicontazione e l’informazione accurata al pubblico.

Nuovi specialisti green

Nel corso del 2023, Assolavoro Datalab ha svolto un’indagine dei profili professionali più ricercati sui principali portali di ricerca di lavoro, come Linkedin, Trovit e Indeed. Questa indagine ha portato all’identificazione di 19 famiglie di profili professionali e oltre 40 etichette professionali che saranno al centro della domanda nei prossimi mesi. Questi profili sono stati suddivisi nelle principali aree funzionali aziendali e coprono un ampio spettro del settore manifatturiero, che conta più di 400.000 occupati, compresi i marchi di distribuzione.

Il focus dell’indagine si è concentrato su due nuove figure professionali: il “Sustainability Specialist” nel settore della moda e il “Fashion and Environmental Reporting Coordinator”. Queste figure si collocano all’interno delle funzioni di pianificazione e controllo, enfatizzando la necessità di garantire una gestione sostenibile.

La sostenibilità coinvolge l’intera filiera

Nell’area della gestione aziendale e dell’amministrazione, emergeranno nuovi ruoli come il “Finance & Controlling Specialist” e l'”Finance Governance and Compliance Analyst”, richiedendo competenze aggiornate in materia di finanza e conformità.
Nell’area dell’analisi e del monitoraggio, saranno fondamentali figure quali l'”Analista Dati Business Intelligence” e il “Digital Analytics Manager”, oltre all'”Business Performance Management Analyst”.

Nell’ambito della progettazione, il settore richiederà la presenza di professionisti specializzati come “Fashion Designer” e “Designer Prodotti”, con una forte enfasi sulla sostenibilità.
Nella gestione della produzione, saranno coinvolte figure come il “Production Manager”, il “Production Planner” e il “Quality Control Manager” per garantire il rispetto dei nuovi standard.

Anche i “Buyer” e gli “Analisti della Catena di Fornitura” dovranno tenere in considerazione le metodiche EPR e la normativa Reach aggiornata, mentre i professionisti della comunicazione e del marketing, come il “Communication Specialist”, il “Marketing Manager” e lo “Specialist Communication Manager”, dovranno garantire il rispetto delle norme sui “claims ambientali”.
In sintesi, il mondo della moda sta vivendo una trasformazione importante, spingendo i professionisti a sviluppare competenze e competenze specializzate in sostenibilità per soddisfare la crescente domanda del settore.