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Ecobonus: ripartono gli incentivi auto 2024

Posted by Valentina Beretta on
Ecobonus: ripartono gli incentivi auto 2024

Da martedì 23 gennaio 2024 è possibile inserire sulla piattaforma Ecobonus le prenotazioni per il contributo all’acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e – L7e (motocicli e ciclomotori) e N1 e N2 (veicoli commerciali).

Il contributo è rivolto alle persone fisiche o giuridiche, che intendono acquistare veicoli non inquinanti. L’importo degli incentivi è riconosciuto nella forma di sconto sul prezzo d’acquisto, e varia in base alle emissioni del veicolo, e a una eventuale rottamazione.
L’iter per la richiesta del contributo prevede quattro fasi, prenotazione, erogazione, rimborso e recupero.

Le quattro fasi dell’iter

Durante la prenotazione, il concessionario/rivenditore, una volta completata la registrazione alla piattaforma, procede con la prenotazione del contributo per ogni veicolo, e in base alla disponibilità del fondo, riceve conferma della prenotazione effettuata.

In seguito, il concessionario/rivenditore riconosce al cliente il contributo tramite compensazione del prezzo di acquisto. E il costruttore/importatore del veicolo rimborsa al concessionario/rivenditore il contributo erogato.
Infine, il costruttore/importatore riceve dal concessionario/rivenditore la documentazione utile per recuperare il contributo rimborsato sotto forma di credito d’imposta.

L’importo del contributo

Ma a quanto ammonta il contributo? A oggi, per le auto con emissioni inquinanti tra 0-20 g/km di CO2 (modelli fino a 35mila euro più IVA) ammonta a 5mila euro con rottamazione e 3mila euro senza. A chi acquista auto nella categoria 21-60 g/km di CO2 (fino a 45 mila euro più IVA) possono andare 4mila euro con rottamazione e 2mila euro senza. Nella fascia 61-135 g/km di CO2 (fino a 35 mila euro più IVA), 2mila euro solo con rottamazione.

Ma i vecchi incentivi, che partono comunque in base a quanto previsto da un precedente Dpcm, saranno ancora disponibili solo per poche settimane perché il ministero, dopo un tavolo con le associazioni di settore previsto per il 1° febbraio, conta di portare alla firma del presidente del Consiglio un nuovo Dpcm al fine di migliorare l’incentivo, tenendo conto dell’andamento del mercato e delle esigenze dei consumatori.

Nuove norme in arrivo

L’attuale pacchetto stanziato per il 2024 prevede risorse complessive di circa 1 miliardo, e una volta conteggiati i residui non spesi degli incentivi 2023 si valuterà se aggiungere eventualmente ulteriori risorse.
Il nuovo piano sarà presentato il 1° febbraio al tavolo automotive e l’entrata in vigore del nuovo Dpcm è prevista tra marzo e aprile.

In particolare, in base alle nuove norme gli incentivi per auto elettriche partiranno da 6.000 euro (senza rottamazione) e arriveranno a 13.750 euro se si rottama un’auto Euro2 e si ha un Isee sotto 30mila euro.
L’aiuto per l’acquisto di una vettura ibrida, si legge su Il Sole 24 Ore, andrà invece da 4 a 10mila euro, e quello per un per un’auto a basse emissioni dai 1.500 ai 3.000 euro.

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Passaporti che “contano”: quello italiano è tra i più “potenti” al mondo

Posted by Valentina Beretta on
Passaporti che “contano”: quello italiano è tra i più “potenti” al mondo

Ogni anno l’autorevole Henley Passport Index ‘pesa’ i passaporti in base al numero di destinazioni raggiungibili dai titolari senza necessità di visto, evitando quindi burocrazia e attese per il via libera. Basata su dati verificabili della International Air Transport Association (Iata) l’Henley Passport Index è la classifica di Henley & Partners, nota società di consulenza sulla cittadinanza e la residenza globale con sede a Londra e oltre 25 uffici nel mondo.

E in campo di passaporti, a sorpresa, svetta proprio il nostro Paese: è uno di quelli che consentono di visitare senza visto il maggior numero di Stati al mondo.
Insomma, anche un passaporto può fare la differenza specie se, come quello italiano, permette di entrare senza visto in ben 194 Paesi del globo.

Nel 2024 medaglia d’oro a sei Paesi 

Henley & Partners ha calcolato un indice che stila in base al valore raggiunto una classifica dei ‘passaporti più potenti del mondo’.
“Quest’anno – ha annunciato la società londinese – ben sei Paesi, un numero senza precedenti, si sono aggiudicati il primo posto per la ‘forza’ del loro passaporto”.
E l’Italia, con il suo passaporto, dopo aver ricoperto la settima posizione della classifica l’anno scorso, entra nel palmarès 2024.

L’anno precedente, a pari merito con Finlandia e Lussemburgo, il passaporto rilasciato dal nostro Paese vantava infatti ‘solo’ 189 destinazioni raggiungibili senza visto.

Italia, Germania, Francia, Giappone, Singapore e Spagna a pari merito

In generale, il rapporto mette in evidenza che anche quest’anno appena iniziato i passaporti europei si confermano come generalmente ‘forti’, o comunque, tra i più forti del mondo.

La prima posizione, in particolare, è condivisa a pari merito con l’Italia da Germania, Francia, Giappone, Singapore e Spagna. Da notare che in altri Paesi, come la Francia e il Giappone, la notizia normalmente è seguita da grande clamore. Tanto che il primo canale della televisione d’Oltralpe, Tf1, ha addirittura ‘incoronato’ la Francia campionessa per la forza del suo passaporto nel mondo. 

Una classifica basata sui dati dell’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo

L’Henley Passport Index, riporta Agi, precisa ancora la società, “si basa su dati esclusivi dell’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo, il più grande e accurato database di informazioni di viaggio, ed è stato migliorato dal team di ricerca di Henley & Partners”.

I risultati della ricerca con le classifiche e gli approfondimenti del caso sono disponibili all’interno del Global Mobility Report 2024.