I cinque cambiamenti in atto nella società e nel mondo delle imprese

I cinque cambiamenti in atto nella società e nel mondo delle imprese

Quali sono i cambiamenti in atto nella società, a livello culturale, lavorativo, tecnologico, a cui assisteremo nel 2022? Certo, dopo due anni di pandemia è davvero irrealistico anche solo pensare che le cose possano rimanere immutate. Per rispondere ad alcuni di questi quesiti, arriva il rapporto annuale Fjord Trends di Accenture Interactive. Un rapporto che esplora i nuovi modelli operativi delle imprese, partendo dalle relazioni delle persone con il lavoro, il consumo, la tecnologia e il pianeta. Giunta alla 15esima edizione, l’analisi fornisce una guida pratica a quelle aziende che cercano di fornire valore e rilevanza ai loro clienti, dipendenti e alla società. I nuovi comportamenti identificati nel corso dell’analisi stimoleranno le aziende a ripensare il loro approccio al design, all’innovazione e alla crescita, come conseguenza dei cambiamenti nelle aspettative e nella mentalità dei dipendenti, della discontinuità nella catena logistica e dell’emergere di nuovi ambienti virtuali, come il metaverso.

Cambiamenti e grandi opportunità

“Le decisioni che le aziende prenderanno nel prossimo futuro potrebbero avere un impatto ancora più rilevante che in passato sul nostro mondo, modificando le relazioni tra le persone e i loro cari, i colleghi, la società e i luoghi dove viviamo” ha dichiarato Fabio Sergio, Head of Design Accenture Interactive e Co-Lead Fjord in Europa. “Ci aspettano grandi cambiamenti, che come sempre portano incertezze e nuovi equilibri, ma anche grandi opportunità per le imprese che vogliano imbastire relazioni positive e creare valore per le persone e il nostro pianeta”. A questo proposito, il rapporto ha individuato cinque comportamenti umani e trend destinati a influenzare la società, la cultura e le imprese.

I cinque trend dell’anno

L’analisi ha messo in luce in particolare cinque trend che caratterizzeranno l’anno da poco iniziato. Il primo è il crescente senso di autonomia che sta influenzando il modo in cui le stesse lavorano, si relazionano con gli altri e consumano. Le persone stanno mettendo in discussione ciò che sono e ciò che conta per loro. Il crescente individualismo sotteso ad una mentalità improntata al “prima io e poi noi” ha profonde implicazioni per le organizzazioni in relazione ai modi in cui queste guidano i loro dipendenti, formulano una nuova employee value proposition e gestiscono le relazioni azienda-cliente. Il secondo è la fine dell’idea di abbondanza così come l’abbiamo avuta fino ad ora, basata cioè su disponibilità, comodità e rapidità dei beni di consumo: nasce   una maggiore coscienza ambientalista. Le imprese devono affrontare l’ansia da disponibilità che ha attanagliato molte persone in tutto il mondo. Terzo, il metaverso: sarà una nuova frontiera di internet su cui convergeranno tutti i livelli esistenti di informazioni, interfacce e spazi attraverso i quali le persone interagiscono. È un luogo in cui si potranno generare profitti, creare nuove opportunità lavorative e offrire infinite possibilità alle persone di contribuire alla costruzione o evoluzione dei brand. Il metaverso non esisterà solo attraverso schermi e cuffie ma includerà anche esperienze e luoghi del mondo reale in dialogo con il mondo digitale. Quarto, la verità: le persone si aspettano di avere risposte alle loro domande semplicemente premendo un pulsante o attraverso un breve scambio con un assistente vocale. Il fatto che sia così facile e immediato implica che le persone facciano più domande. Per i marchi, la serie di domande dei clienti e il numero di canali per porle sono in costante crescita. Infine, quinto e ultimo punto, la cura: l’anno passato, l’assistenza agli altri e la cura di sé, hanno assunto un ruolo primario dal punto di vista dei servizi e dei canali per fornire assistenza, sia digitali che fisici. Tale responsabilità continuerà ad avere la priorità nelle nostre vite. Una tendenza che sta creando opportunità e sfide per i datori di lavoro e i brand, che devono ora stabilire come integrare l’assistenza nelle relazioni con i dipendenti, i clienti e la società in generale.

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