Lavoro: le previsioni per il 2023

Lavoro: le previsioni per il 2023

Quali sono le previsioni per il mondo del lavoro nel 2023? Secondo Jabra, nonostante il clamore sul metaverso e i cambiamenti nel modo di lavorare, la tecnologia per spostare il posto di lavoro in un ambiente virtuale immersivo è ancora lontana. Nel 2023 l’ambiente professionale sarà ancora molto simile a quello del 2022, con le aziende che perfezioneranno l’approccio al lavoro ibrido. Inoltre, se nel 2023 la fidelizzazione dei dipendenti si stabilizzerà, e se il periodo delle grandi dimissioni è stato superato, a causa dei tempi economici incerti la tendenza ad abbandonare il posto di lavoro è destinata a stabilizzarsi, ma non a scomparire.

Per i dipendenti più benefici digitali 

Per invertire questa tendenza i leader devono mostrare maggiore riconoscimento per le sfide finanziarie che stanno affrontando i dipendenti e il ruolo mutevole che sta assumendo il lavoro nella vita delle persone. Nel 2023, quindi, i lavoratori assisteranno all’aumento dei benefici digitali per la loro attività. Uno studio di Microsoft rileva che il 76% dei dipendenti resterebbe più a lungo in un’azienda se potesse beneficiare di un maggiore supporto all’apprendimento e lo sviluppo. Nel 2023 le aziende integreranno quindi più diffusamente benefici digitali quali corsi online, abbonamenti ad app per la salute mentale e tecnologie di collaborazione professionale.
Inoltre, secondo il Jabra Hybrid Ways of Working 2022 Global Report, dall’inizio della pandemia circa la metà delle imprese a livello globale ha riconfigurato i propri uffici.

Uffici ridimensionati per relazioni più autentiche

Nel 2023 si assisterà al passaggio da spazi di lavoro ‘basati sui compiti’ a quelli ‘basati sull’interazione’. Ciò significa ridurre l’ingombro degli immobili a favore di uffici più concentrati e costruiti ad hoc, con una tecnologia che consenta alle persone di sperimentare interazioni autentiche con i colleghi, anche quelli che non sono presenti in ufficio. I leader però dovranno affrontare l’impatto sui dipendenti dell’incertezza macroeconomica. L’incombere della recessione e il rallentamento della domanda preoccupa le aziende, ma queste devono anche considerare il peso dell’incertezza macroeconomica sulla salute mentale dei dipendenti. Se le aziende vogliono superare la tempesta, devono adottare misure proattive per sostenere i dipendenti in questo periodo incerto.

I call center da remoto

La pandemia ha portato a rapidi cambiamenti nelle modalità di lavoro, ma per molte imprese la presenza di call center ibridi o flessibili sta diventando una caratteristica permanente, riferisce Askanews. Amazon, ad esempio, sta riconfigurando i suoi call center da remoto al 100%. Allo stesso tempo, i call center non sono stati immuni dall’impatto delle grandi dimissioni, che combinato a una potenziale recessione hanno creato una tempesta perfetta per i leader. Nel 2023 si si può quindi aspettare che le aziende si concentrino maggiormente sulla fidelizzazione, la formazione e il benessere, e che implementino nuove tecnologie per reinventare il ruolo del supervisore in un ambiente remoto o ibrido.

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