PMI europee, le priorità per il 2024 sono lo sviluppo tecnologico e l’acquisizione di nuovi clienti

PMI europee, le priorità per il 2024 sono lo sviluppo tecnologico e l’acquisizione di nuovi clienti

Qonto, soluzione specializzata nella gestione finanziaria delle aziende in Europa, ha presentato il suo primo rapporto sullo stato delle piccole e medie imprese (PMI) europee nel 2023. I dati, ottenuti attraverso una collaborazione con la società di ricerca di mercato Appinio e un sondaggio condotto su 2.000 dirigenti aziendali e responsabili finanziari in Francia, Germania, Italia e Spagna, evidenziano il buon andamento delle imprese europee nel 2023, con prospettive positive anche per il 2024. Tuttavia, emergono preoccupazioni riguardo alle incertezze macroeconomiche, in particolare legate all’inflazione e agli eventi geopolitici. La priorità per il 2024 per le PMI europee è lo sviluppo tecnologico e l’acquisizione di nuovi clienti.

Il 2023? Una buona annata per il business

Il 2023 è stato considerato un anno più che soddisfacente per la maggior parte delle PMI nei quattro paesi analizzati. Il 71% dei dirigenti ha dichiarato che le performance aziendali hanno superato le aspettative, con solo il 5% che non ha raggiunto i target prefissati. In Italia, il 63% degli intervistati ha riferito di risultati migliori o decisamente migliori del previsto, mentre in Francia questo dato è del 68%. Le PMI tedesche (78%) e spagnole (75%) hanno superato significativamente le aspettative.

L’inflazione è la principale preoccupazione

L’inflazione è emersa come la principale preoccupazione, seguita dalla mancanza di richieste e dagli eventi geopolitici. In Germania, il 68% delle PMI ha indicato l’inflazione come principale ostacolo, seguito dal 61% in Spagna. In Francia e in Italia, almeno il 50% ha menzionato l’inflazione come un problema. Oltre all’inflazione, la mancanza di domanda è stata citata dal 57% delle aziende, mentre eventi geopolitici sono stati menzionati da quasi un terzo.

Le sfide variano anche a livello locale. Ad esempio, la concorrenza è stata indicata come un problema dal 38% degli imprenditori italiani e dal 28% di quelli francesi, ma solo dall’11% in Germania. La mancata digitalizzazione è un aspetto rilevante in Italia e Germania (rispettivamente 15% e 16% degli intervistati), meno in Francia e Spagna.

Ottimismo per il futuro

Per il 2024, nonostante le sfide, l’ottimismo è elevato. L’85% degli intervistati italiani si sente ottimista riguardo alla crescita dei ricavi nel prossimo anno, seguito dal 86% in Spagna, 84% in Germania e 74% in Francia. La priorità per gli investimenti nel 2024 riguarda la tecnologia e la digitalizzazione, con il 38% degli imprenditori italiani e il 28% di quelli francesi che vedono la concorrenza come un problema, rispetto all’11% in Germania. La sostenibilità è un’area di miglioramento, con il 52% delle PMI impegnate a ridurre l’impatto ambientale.

L’imprenditorialità è una scelta che piace, con quasi il 75% dei leader aziendali che considera l’apertura di una propria azienda. In Italia, l’86% è interessato a lanciare la propria attività, mentre in Francia, Spagna e Germania le percentuali sono rispettivamente del 70%, 70% e 73%. Insomma, regna l’ottimismo, anche se con qualche ombra: ad esempio, la fatturazione elettronica obbligatoria è stata percepita come un onere per la maggior parte delle PMI italiane, con oltre un terzo che ha dichiarato un impatto “molto elevato” e un ulteriore 45% un impatto “elevato”. 

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