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Gli incidenti che avvengono maggiormente in cantiere

Posted by Valentina Beretta on

Secondo quanto è possibile leggere direttamente sul sito dell’INAIL, le cadute dall’alto rappresentano la tipologia di incidente che più spesso si presenta in cantiere.

Ricordiamo che per lavoro ad alta quota, così come previsto dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs 81/08), si intendono tutti quei lavori che vengono effettuati ad una altezza superiore ai due metri.

Dai due metri in su dunque, si parla di alta quota e di tutti i pericoli cui sono esposti i lavoratori nel momento in cui salgono sul tetto di un edificio o comunque lavorano ad una altezza superiore ai due metri.

Certo, quello della caduta dall’alto non è l’unico fattore a causare degli incidenti, sebbene sia il più importante. Le cadute dall’alto rappresentano infatti il 54% degli infortuni, seguite dagli oggetti che cadono dall’alto che ne causano il 12%, seguiti dalla perdita del controllo durante la conduzione di mezzi che ne causa il 7%.

Dunque la sola caduta dall’alto raggruppa oltre la metà degli infortuni che si verificano in cantiere, ed è per questo che la normativa di settore ha delineato sempre più quelle che sono le misure per la sicurezza da seguire al fine di diminuire progressivamente il numero di incidenti.

I dispositivi di protezione individuale

A tal proposito il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro prevede che i lavoratori debbano obbligatoriamente utilizzare determinati tipi di protezione che sono utili ad evitare che possa verificarsi la caduta dall’alto, anche in caso di perdita di equilibrio.

Certamente, le imbracature rappresentano il più famoso dei dispositivi di protezione individuale: parliamo dunque di robuste funi che vengono assicurate attorno al corpo del lavoratore, dunque un sistema di arresto caduta molto valido e che entra automaticamente in funzione in caso di necessità.

Chiaramente le imbracature vanno assicurate ad un punto fermo che possa arrestare in sicurezza qualsiasi eventuale caduta. Tale opportunità di ancoraggio è offerta dalle linee vita tetto, le quali possono essere installate sia in via definitiva che temporanea e consentono anche a più lavoratori di potersi ancorare.

Ci sono poi i caschi con allaccio sottogola, che sono utilissimi nel caso in cui un oggetto possa cadere dall’alto e proteggere così la testa del lavoratore da un eventuale colpo. Ci sono poi i guanti ignifughi, le scarpe antinfortunistica, i dispositivi per la protezione degli occhi e delle orecchie.

I dispositivi di protezione collettiva

Vi sono poi i dispositivi di protezione collettiva, il cui scopo è quello di proteggere più lavoratori contemporaneamente.

Rientrano in questa categoria i vari connettori di sicurezza, funi con assorbitori ed in genere tutto quello che serve per creare un collegamento affidabile tra i lavoratori ed il punto di ancoraggio.

Esistono poi anche delle apposite reti di sicurezza, le quali vengono ancorate su apposite intelaiature di metallo, ed i parapetti provvisori.

Possiamo citare infine opere provvisionali come ad esempio i ponteggi, grazie ai quali è possibile prevenire i rischi di caduta.

Conclusione

Dunque ad oggi le cadute dall’alto continuano ad incidere in maniera notevole sulle statistiche che riguardano gli incidenti che avvengono in cantiere.

Diventa a tal proposito prezioso adoperare i dispositivi di protezione individuale e collettiva oggi disponibili sul mercato, e grazie ai quali è possibile bloccare sul nascere qualsiasi tipo di caduta, impedendo così che qualcuno possa farsi del male.

Bisogna dire infatti, che dal momento in cui è entrato in vigore il D.Lgs 81/08 il numero di incidenti sul lavoro, con riferimento sia a quelli con vittime che quelli senza, è diminuito in maniera drastica, il che è un trend certamente positivo che spinge gli addetti del settore a continuare in questa direzione.