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In Italia si mangia bene, ma si fa poco sport

Posted by Valentina Beretta on
In Italia si mangia bene, ma si fa poco sport

Il 4 marzo di ogni anno ricorre la Giornata Mondiale dell’Obesità, istituita nel 2015 dalla Federazione Internazionale per l’Obesità (IFO) con l’obiettivo di invertire la crisi globale dell’obesità. La giornata ha lo scopo di sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sul tema dell’obesità e sui suoi pericolosi effetti sulla salute, di incoraggiarne la prevenzione nonché lottare contro discriminazioni, pregiudizi e l’uso di un linguaggio stereotipato e stigmatizzante nei confronti delle persone che vivono con l’obesità. Il nuovo sondaggio Ipsos ha indagato le principali abitudini alimentari e non dell’opinione pubblica italiana. L’indagine, nonostante rilevi un’alimentazione sommariamente corretta da tutte le fasce di età, mostra una situazione peggiore in tema di attività fisica: 2 persone su 5 dichiarano infatti di fare attività fisica raramente durante la settimana.

Sane abitudini e attenzione a una corretta alimentazione

Per due italiani su cinque il pasto rappresenta un momento di convivialità e condivisione, e il 20% lo descrive come un momento gioioso e felice della giornata. Sul lato alimentazione, gli italiani e le italiane adottano uno stile piuttosto equilibrato. Durante la settimana, a malapena una persona su dieci consuma junk-food /cibo preconfezionato, mentre più frequente risulta il consumo di frutta e verdura. Una persona su due dichiara di mangiare verdura/ortaggi almeno una volta al giorno, e un terzo almeno qualche volta a settimana. I Millenials risultano ‘meno’ inclini al suo alto consumo (solo il 34% dichiara di mangiarla almeno una volta al giorno). Allo stesso modo, due persone su tre dichiarano di mangiare una porzione di frutta almeno una volta al giorno. I Millenials mostrano un consumo giornaliero più basso (36%), seguiti dalla GenerazioneZ (39%).

Ci si sposta in auto e si fa poca attività fisica

Il quadro cambia sul versante dell’attività fisica. In particolare, due persone su cinque affermano di muoversi a piedi, mentre quasi una su due usa la macchina per spostarsi. Invece, i mezzi pubblici (4%) e la bicicletta (6%) non sembrano essere i mezzi preferiti per gli spostamenti. E tutti gli aspetti positivi inerenti all’alimentazione perdono di significatività quando si arriva a parlare di attività fisica sportiva. Risulta, infatti, che più di due persone su cinque pratichino raramente attività sportiva e solo una su cinque afferma di farla due/tre volte alla settimana.

La consapevolezza sull’alimentazione sana

Si può affermare, quindi, che probabilmente in Italia vi è consapevolezza dell’importanza di un’alimentazione corretta. Si tratta di una consapevolezza proveniente, presumibilmente, dalla nostra storia culinaria e dal nostro rapporto stretto con la cucina, ma che può portare con sé una difficoltà maggiore nell’ammettere di non riuscire a seguire una dieta sana. Di fatto, tra coloro che si dichiarano in sovrappeso, il 50% afferma di non praticare attività sportiva anche se le abitudini alimentari risultano sommariamente equilibrate. Forse, allora, è arrivato il momento di iniziare a portare più al centro dell’attenzione l’importanza che l’attività fisica e sportiva gioca nella nostra salute.