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Credito: prevale la cautela delle famiglie e dell’offerta

Posted by Valentina Beretta on
Credito: prevale la cautela delle famiglie e dell’offerta

Sul mercato del credito alle famiglie prevale la cautela, sia da parte della domanda sia dell’offerta, che esprime politiche di concessione più stringenti a favore di un credito sostenibile, e in ottica di mantenimento della qualità dei portafogli. Una cautela generata dall’incertezza dal contesto geopolitico, l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse. Si rileva, inoltre, una contrazione degli importi medi erogati per le tipologie di finanziamento a maggior valore, come mutui per l’acquisto di un’abitazione, prestiti personali e cessione del quinto dello stipendio. Secondo la 54esima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio, realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia, le erogazioni di credito al consumo nel 2022 sono cresciute rispetto all’anno precedente (+10%), ma nel corso dell’anno si assiste a un progressivo rallentamento della crescita, confermato dai dati aggiornati a fine marzo 2023: +6,1% nel primo trimestre.

Finanziamenti finalizzati in ripresa, prestiti personali in difficoltà

In decisa ripresa i finanziamenti finalizzati per auto/moto (+18.9% I trimestre 2023), e quelli finalizzati all’acquisto di altri beni/servizi (+15,1%), trainati dai finanziamenti a sostegno dell’acquisto di beni destinati all’efficientemento energetico delle abitazioni e di beni acquistati online.
Prosegue poi l’evoluzione positiva della cessione del quinto dello stipendio/pensione (+9,1%), trainata dalle erogazioni a pensionati e dipendenti privati. I finanziamenti CQS/P legano la loro crescita alla caratteristica di essere obbligatoriamente garantiti da copertura assicurativa e si configurano come prodotti che favoriscono l’inclusione finanziaria dei pensionati. In difficoltà invece i prestiti personali, (-3,1%), in particolare, nella forma del refinance e del consolidamento del debito.

Mutui in calo, surroghe in crescita

Dopo due anni di decisa crescita nel 2022 i mutui immobiliari per l’acquisto di abitazioni registrano un calo del -2,3%, che si accentua nel primo trimestre 2023 (-34,7%). Influisce su questo trend il progressivo aumento dei tassi di riferimento e l’incertezza sul mercato immobiliare, che incidono negativamente sulle decisioni d’acquisto e ristrutturazione e del relativo finanziamento.
Con l’aumento dei tassi di interesse si attenua invece la contrazione dei volumi di mutui di surroga, tornati nelle scelte delle famiglie al fine di ridurre gli oneri della rata dei mutui stipulati a tasso variabile. I dati relativi a marzo/aprile 2023 evidenziano già una ripresa a doppia cifra sui corrispondenti mesi del 2022.

Rischiosità e qualità del credito

A marzo 2023 il rischio di credito relativo al totale dei prestiti alle famiglie, pur rimanendo di poco superiore all’1%, si colloca su un piano lievemente più alto rispetto al minimo raggiunto a marzo 2022. I dati degli ultimi mesi del 2022 e il primo trimestre 2023 confermano però la buona qualità del credito, in particolare dei mutui ipotecari. A sostenere tale dinamica contribuiscono sia il comportamento virtuoso da parte delle famiglie sia l’ampia diffusione delle forme a tasso fisso, nonché gli interventi attuati dal Governo a supporto del reddito in un contesto di elevata inflazione.
Il credito al consumo, in particolare, nella forma del prestito finalizzato, mostra a fine 2022 l’incremento maggiore, pur mantenendosi a livelli storicamente inferiori rispetto ai prestiti personali.